Dialetto bisaccese e strangenomi
Patrimonio immateriale
Esiste un vero e proprio vocabolario bisaccese - italiano ed una raccolta di proverbi, detti e filastrocche. Nel corso degli eventi i volontari di Oscata inVita ne raccontano il significato spiegandone gli aneddoti legati alle vicende di una volta. Oltre ai proverbi la particolarità legata ad Oscata ed agli oscatesi è la loro capacità di affibbiare nomignoli e soprannomi ad ogni personaggio con cui avessero contatti. Si dice infatti “chi viene ad Oscata e non viene nominato o l’oscatese è malato o carcerato”. Doveva essere capitato un guaio serio al burlone oscatese di turno per non eccedere nella propria creatività. Non a caso oscatese fu il protagonista di una mitica vicenda che interessò un’intera famiglia. Un giorno un oscatese chiese ad un tale: tu a chi appartieni? a chi sei figlio? Te l’hanno puost’ lo strangianome (ti hanno dato un soprannome)? Il malcapitato rispose: “a me ancora me l’ann’ mett’ (ancora me lo devono dare)”. Bene, da quel giorno il tale fu chiamato “quir’ che ancor nge’ l’ann’ mett’”. Ed ancora oggi una famiglia viene individuale con questo simpatico soprannome.